Siccome mi trovo spesso a nominare qua e la in qualche post, in qualche gruppo su Facebook, le specie alloctone invasive (specie esotiche e a rapida diffusione) e la loro pericolosità per gli ecosistemi e la biodiversità, di seguito linko un'interessante pubblicazione del Ministero dell'Ambiente riguardante le piante alloctone invasive, dal titolo "Flora vascolare alloctona e invasiva delle regioni d'Italia".
Vi invito a consultarlo per conoscere le specie di piante più pericolose per la biodiversità della vostra regione. Buona lettura!
Inoltre vi ricordo che ad aprile 2014 l'UE ha approvato finalmente un regolamento organico complessivo riguardo le specie alloctone ed invasive sia animale che vegetali (in tutto circa il 20% di quelle alloctone presenti in Europa). Nel prossimo futuro diverranno operativi i divieti di introdurre, trasportate, immettere sul mercato, conservare, far crescere o rilasciate nell'ambiente le specie alloctone invasive. Alcune regioni si stanno già muovendo. Noi nel frattempo impariamo a riconoscere in questo caso quelle vegetali.
UN ESEMPIO: LA REGIONE LOMBARDIA E LE SPECIE ALLOCTONE INVASIVE
A titolo di esempio ecco il contributo della Regione Lombardia all'identificazione e lotta alle specie alloctone invasive:
Di seguito la lista nera delle piante della regione Lombardia, ovvero le 22 specie di piante alloctone invasive più pericolose per gli ecosistemi naturali.
CHE DIRE DELLA BUDDLEJA, LA FAMOSA PIANTA DELLE FARFALLE?
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Buddleja davidii - foto con licenza Creative Commons tratta dal sito http://commons.hortipedia.com/wiki/File:Buddleja_shrub_photo_file_PDBKB.jpg
NOTA RIGUARDO LA BUDDLEJA (Buddleja davidii - la specie tipo) - LA PIANTA DELLE FARFALLE - UNA DELLE ALLOCTONE INVASIVE DELL'EU
La buddleja è vivamente sconsigliata ormai anche dai manuali naturalistici e di birdgardenng seri perché è una pianta alloctona e invasiva soprattutto nei fondovalle prealpini e nei greti dei torrenti di montagna. Se andate in alcune regioni del nord Italia i greti dei torrenti sono letteralmente invasi dalla buddleja a discapito di tutto ciò che di naturale ci possa vivere. In Inghilterra che fu la prima a proporla con un ingenuo e pericoloso entusiasmo naturalistico, tappezza ogni scarpata, muro, margine in città, in periferia e campagna. Finalmente nel 2010 l'UE l'ha inserita tra le piante alloctone invasive e qualcosa si comincia a muovere per difendere i nostri ecosistemi dall'invasione. Io ne sconsiglio vivamente l'uso nelle condizioni ambientali in cui manifesta appieno la sua prorompenza.
L'unica nota positiva è che per chi non volesse proprio rinunciarvi, oggi in commercio non si trova più la specie tipo invasiva ma le cultivar migliorate della Buddleja davidii, come la Black Knight, la White Profusion e tante altre che molto difficilmente producono semi e quindi infestazioni in natura. Tuttavia l’invasione della specie tipo è già in atto da vari anni nei fondovalle prealipini e nei greti di torrente in moltissime aree della penisola ed il fenomeno è in espansione.
Ad aprile 2014 l'UE ha approvato finalmente un regolamento organico complessivo riguardo le specie alloctone ed invasive sia animale che vegetali (in tutto circa il 20% di quelle alloctone presenti in Europa).
Nel prossimo futuro diverranno operativi i divieti di introdurre, trasportate, immettere sul mercato, conservare, far crescere o rilasciate nell'ambiente le specie alloctone invasive. Alcune regioni si stanno già muovendo.
Se avete una vera coscienza naturalistica io vi consiglio di piantare i nostri arbusti che stanno sparendo anche dalle nostre campagne, sia per le invasioni biotiche che per la scomparsa dei margini nei contesti di agricoltura industriale. Arbusti come biancospini, prugnoli, viburni, cornioli, ligustri volgari ad esempio fanno belle fioriture e sono ottimi sia come piante in siepi che come esemplari isolati. Inoltre piantandoli nel vostro giardino aiutate non solo le farfalle e gli insetti che si nutrono di nettare ma offrite rifugio, cibo e sito di nidificazione a molti uccelli ed insetti; gli uccelli ne diffonderanno i semi ed anche attorno a casa vostra torneranno piante autoctone al posto di piante alloctone invasive che erodono la biodiversità. [Sante Cericola - Nota del 05.08.2014 - Gruppo Facebook CASETTE NIDO - BAT BOX - NIDI ARTIFICIALI - CASSETTE NIDO
https://www.facebook.com/groups/119981468560/?fref=ts]
NOTA
Un accorgimento per chi non vuole rinunciare alla sua buddleja (specie tipo invasiva) ma vuole scongiurare la sua invasività è quello di recidere tutti i fiori appassiti prima che si formino i semi e vengano dispersi.
[Testo di Sante Cericola]
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